15 ottobre 2021 - Giornata dedicata al lutto perinatale


Oggi, 15 ottobre, è la giornata dedicata al lutto perinatale. 

“Non era neanche nato”, “Eri solo di poche settimane”, “Non era un vero bambino, era un feto”, “Pensa a chi perde un bambino grande”, "La prossima volta andrà meglio", "Meglio prima che dopo". 

Queste sono solo alcune delle frasi che forse vi siete sentiti dire ma la lista potrebbe essere infinita.

«Cercavo una parola che mi definisse, […] ma non c’è ‘genitore di un figlio morto’. C’è chi sostiene che questa parola non sia stata coniata perché un dolore così non è definibile in nessun modo che non diventi riduttivo, c’è chi pensa che non sia logico cercare di definirsi in qualche altro modo se non ancora genitore, perché genitori si è sempre, anche se i propri figli muoiono e c’è chi sostiene che questa parola nella nostra cultura non esista perché la nostra cultura rifiuta di affrontare questo tipo di lutto, di dargli il peso che ha, di dargli lo spazio di cui necessita». Erika Zerbini

L’elaborazione del lutto perinatale è un percorso come per qualsiasi lutto. Non importa a quante settimane di gestazione è successo, rimane un lutto.

Perché parliamo di affrontare il lutto e non di  superarlo? Il lutto è un evento che va integrato, non dimenticato. Superare infatti presuppone il fatto che qualcosa vada dimenticato. Invece il lutto non si può superare nel senso di andare avanti dimenticando. Si può invece affrontare, cioè è possibile stare meglio attraversandolo e integrandolo nella nuova vita quotidiana.
Nessuna bacchetta magica per eliminare il dolore. Concentratevi su voi stessi e sul vostro dolore, non reprimetelo, ascoltatelo e prendetevi il vostro tempo.

Memorial for Unborn Children _  Martin Hudacek.

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