Ed Tronick è uno studioso delle interazioni face to face e inventore del paradigma still face. Ma cosa intende studiare Tronick utilizzando il paradigma still face? E la depressione materna si può equiparare ad uno still face non sperimentale ma reale? Con lo still face Tronick ha voluto studiare l'interazione madre-bambino. Con l'ausilio di una videocamera, riprendeva ed analizzava i vari momenti dell'interazione, cercando di cogliere non solo la comunicazione verbale, ma anche tutto il sottinteso che attraverso il gioco, il non detto, la gestualità, poteva venir fuori. Voleva comprendere, attraverso la procedura face to face, il funzionamento dello sviluppo della personalità umana. Si rese conto ben presto che la comunicazione non avviene a senso unico, anche quando il piccolo è un neonato: lo scambio avviene sempre, il neonato è attivo durante le interazioni ed è co-responsabile del tono affettivo della comunicazione. Scopre così che la regolazione emotiva è...
L’infertilità è un evento traumatico e stressante con cui la coppia si confronta. E’ un evento imprevisto che scombussola i vissuti biopsicosociali della coppia. L'impossibilità a concepire naturalmente un bambino porta alcune coppie a intraprendere un percorso di pma. In questa fase avviene lo scontro fra l'immagine di un bambino desiderato mentre il bambino reale tarda ad arrivare. Si parla di bambino immaginato in quanto l'immagine del bambino nasce ancora prima del concepimento stesso, nasce nel momento in cui inizia l’idea del concepimento. L'elaborazione di questa immagine del bambino sarà una vera e propria elaborazione del lutto. Nel momento della diagnosi vi saranno sensazioni di shock e disorientamento. In seguito arriveranno emozioni quali rabbia, vergogna, colpa, invidia, vissuti di perdita fino ad arrivare a vissuti depressivi. Le coppie che giungono in pma, dato che provano ad avere da molto una gravidanza, sono cariche di speranze nei confr...
Come può aiutare la psicoterapia nel periodo della gravidanza e nel post partum? _offrire sostegno in questa delicata fase di cambiamenti _aiutare le mamme nel gestire le paure (del parto, nell'accudimento del bambino, del fare del male al bambino, di non essere una brava mamma...) _aumentare le risorse che la mamma percepisce di avere _elaborare vissuti traumatici della storia della persona che possono avere ripercussioni sul vissuto attuale e sviluppare la sintomatologia depressiva _permettere lo sviluppo di una genitorialità più ricca e piena di risorse _affrontare altre condizioni legate al periodo perinatale
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