In questo post vorrei dedicarmi a quando questa tristezza (detta baby blues) diventa una vera e propria patologia, la depressione post-partum e la psicosi post-partum.
L’infertilità è un evento traumatico e stressante con cui la coppia si confronta. E’ un evento imprevisto che scombussola i vissuti biopsicosociali della coppia. L'impossibilità a concepire naturalmente un bambino porta alcune coppie a intraprendere un percorso di pma. In questa fase avviene lo scontro fra l'immagine di un bambino desiderato mentre il bambino reale tarda ad arrivare. Si parla di bambino immaginato in quanto l'immagine del bambino nasce ancora prima del concepimento stesso, nasce nel momento in cui inizia l’idea del concepimento. L'elaborazione di questa immagine del bambino sarà una vera e propria elaborazione del lutto. Nel momento della diagnosi vi saranno sensazioni di shock e disorientamento. In seguito arriveranno emozioni quali rabbia, vergogna, colpa, invidia, vissuti di perdita fino ad arrivare a vissuti depressivi. Le coppie che giungono in pma, dato che provano ad avere da molto una gravidanza, sono cariche di speranze nei confr...
Ed Tronick è uno studioso delle interazioni face to face e inventore del paradigma still face. Ma cosa intende studiare Tronick utilizzando il paradigma still face? E la depressione materna si può equiparare ad uno still face non sperimentale ma reale? Con lo still face Tronick ha voluto studiare l'interazione madre-bambino. Con l'ausilio di una videocamera, riprendeva ed analizzava i vari momenti dell'interazione, cercando di cogliere non solo la comunicazione verbale, ma anche tutto il sottinteso che attraverso il gioco, il non detto, la gestualità, poteva venir fuori. Voleva comprendere, attraverso la procedura face to face, il funzionamento dello sviluppo della personalità umana. Si rese conto ben presto che la comunicazione non avviene a senso unico, anche quando il piccolo è un neonato: lo scambio avviene sempre, il neonato è attivo durante le interazioni ed è co-responsabile del tono affettivo della comunicazione. Scopre così che la regolazione emotiva è...
"- A che ora torni? - Al solito. Se hai bisogno di qualcosa, mi raccomando, chiamami. Adesso. Ti chiamo adesso. Ho bisogno di te. Adesso! Zitta! Che vai a pensare? Sei una mamma e saprai cavartela da sola. Milioni di donne stanno vivendo la tua stessa situazione. Ma io credo di non riuscirci. Sento il cuore e la testa pesanti e poi sono stanca, ho bisogno di dormire. Cosa stai dicendo? Non ti vergogni? Non osare mai più pronunciare le parole stanca o dormire! E quando si diventa madri non esiste la frase non ci riesco. Tu invece, ora ti rimbocchi le maniche senza frignare! Forza che devi dare da mangiare a Camilla, e poi dovrai anche preparare il pranzo e magari dare una sistemata alla casa... Non cercare di chiamare qualcuno per farti aiutare. Sei impazzita? Che penseranno poi di te? Che sei una misera inetta. La vocina aveva ragione. Come potevo lasciare un sos a soli due giorni dalla nascita di Camilla?! Il mondo vedeva la maternità come un'esperienza unica, mer...
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